“Il mercato del mese di aprile è il primo concreto esempio di quel che ci attende nei mesi a venire in termini di flessione delle immatricolazioni“. Lo afferma Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, il quale aggiunge: “Questi dati proiettano un mercato da circa 1,6 milioni di immatricolazioni, destinate a diventare più di 1.800.000 solo grazie a quelle del primo trimestre, quando furono consegnate le vetture ordinate entro il 31 dicembre 2009 con gli incentivi“.
Il dato trova conferma nel cumulato dei primi 4 mesi. Le 159.971 immatricolazioni (-15,7%) rese note dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il mese di aprile, infatti, non solo sono le più basse dal lontano 1996, ma portano il totale del quadrimestre a 827.336 targhe (+13,4%), margine ancora attivo destinato a sparire nel volgere dei prossimi 2-3 mesi a seguito della contrazione del mercato. Nel solo mese di aprile, rispetto all’analogo mese dello scorso anno, sono andate perdute 30.000 immatricolazioni.
Quanto agli ordini, da un primo scambio di informazioni fra ANFIA e UNRAE emerge che la raccolta nel mese è stata di 160.000 nuovi contratti, con una flessione del 23%. Rispetto all’aprile del 2009, sono stati quindi persi oltre 45.000 ordini. Nel 1° quadrimestre la flessione è del 28% con 611.000 unità rispetto alle 852.000 del
gennaio-aprile 2009.
“Il recupero della domanda di nuove automobili – afferma Filipponi – può avvenire attraverso due azioni fondamentali: da una parte, politiche strutturali di rinnovo del parco che permettano a milioni di automobilisti di avvalersi degli enormi progressi fatti dalla tecnologia automobilistica in termini di rispetto dell’ambiente, sicurezza e comfort (ricordiamo, al proposito, che sulle nostre strade circolano ancora 13,7 milioni di vetture più vecchie di 10 anni)“. “Dall’altra – conclude il Direttore Generale – una sostanziale revisione dell’approccio tra fisco ed automobile, che liberi il mercato, gli operatori e i consumatori da un eccesso di burocrazia nonché da una fiscalità antiquata e non competitiva a livello europeo soprattutto per quanto riguarda le auto aziendali e i passaggi di proprietà“.
Gli analisti dell’UNRAE, inoltre, evidenziano le forti modificazioni della struttura del mercato, con un robusto ritorno delle motorizzazioni diesel – che nel mese hanno registrato una quota del 48% rispetto al 43% di un anno fa – e benzina, al 40,1% rispetto al 38,7% dell’aprile 2009. Vanno segnalati, poi, tutta una serie di dati, logica conseguenza della fine degli incentivi: la flessione delle immatricolazioni di vetture intestate a privati, passate in aprile dal 79,4% al 66,7% di questo anno; il recupero dei noleggi cresciuti di ben 7 punti, dall’11,3% al 18,5% e delle autovetture intestate a società dal 9,4% al 14,8%. Il tutto con conseguente contrazione delle immatricolazioni delle vetture dei segmenti di ingresso al mercato, cioè dei segmenti A e B.
Quanto all’usato, infine, sulla base delle informazioni diffuse dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno registrato una crescita dell’8,3% con 414.347 unità rispetto alle 382.594 del 2008. Questo consente di ridurre la flessione del 1° quadrimestre a -1,5% grazie alle 1.542.706 immatricolazioni a fronte delle 1.566.872 del gennaio-aprile 2009.
Fonte: UNRAE