Secondo quanto risulta da un’inchiesta di Auto Motor und Sport, riportata dai maggiori organi di stampa, i dati della CO2 dichiarati dalle compagnie automobilistiche sono falsati, risultando inferiori a quanto realmente emesso.
Per Adoc, Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori, necessario abolire gli Standard Euro, basati sull’emissione di anidride carbonica, e valuta l’avvio di una class action contro le aziende.
“E’ gravissima la falsificazione dei dati CO2 da parte delle case automobilistiche – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – che dichiarano un valore di emissione inferiore alla realtà. Dato che il valore delle emissioni di anidride carbonica costituisce la base degli Standard Euro sulle emissioni inquinanti, chiediamo che questi vengano immediatamente aboliti, in quanto la normativa, all’atto pratico, risulta vuota di significato e dannosa per i consumatori. Costretti, quest’ultimi, a dover rinnovare il parco macchine ogni 3-4 anni per adeguarsi agli Standard europei, con costi ingenti e ingiustificati, e senza avere la certezza dell’utilità dell’investimento. I consumatori sono stati messi in ginocchio, hanno spese cifre considerevoli per comprare un’auto Euro 4, ma già si ritrovano con un mezzo svalutato, di almeno il 20%, sul mercato dell’usato, anche alla luce dell’arrivo dei nuovi modelli già omologati Euro 5, la cui normativa entrerà in vigore nel 2011. I consumatori hanno già pagato una volta. Ora non possono pagare anche per la crisi del mercato dell’auto“.
L’Adoc sta valutando la possibilità di avviare una class action contro le aziende automobilistiche.
“Sul libretto di circolazione vengono dichiarati consumi non reali e non ottenibili, violando di fatto il contratto d’acquisto – continua Pileri – attraverso una completa mancanza di trasparenza e corretta informazione verso i consumatori. Per questo stiamo valutando, con il nostro pool di avvocati, la possibilità di intentare una class action contro le compagnie automobilistiche e di denunciare le stesse all’Antitrust per pubblicità ingannevole. Non c’è nulla di realmente “ecologico” nei nuovi modelli messi in commercio, una truffa bella e buona a danno degli ignari cittadini“.
Fonte: www.adoc.org