L’abbiamo guidata oggi a Bologna lungo il circuito prove del Motor Show. Dopo un’analisi statica, che ha messo in evidenza la notevole abitabilità per passeggeri e la facilità di accesso, ci siamo messi alla guida della biposto elettrica pensata per la città. Seduti al volante, è saltata subito all’occhio la strumentazione totalmente digitale. Volgendo lo sguardo a sinistra (si individuano) abbiamo notato i tasti per selezionare le marce, nello specifico, quello D (avanti), R (indietro) e il tasto N (folle).
Twizy, come anticipato e come di certo avete avuto modo di capire, è un mezzo “borderline“, trait d’union tra auto e scooter. Elementi distintivi sono due soli posti a sedere, le dimensioni compatte (lunghezza di 2,32 m e larghezza di 1,19) e le ruote, per così dire, moto-friendly, 125/80 R13 sull’avantreno e 145/80 R13 sul retrotreno. Il forte legame con un mezzo a due ruote lo si nota quando si percorrono i primi metri. L’impostazione è da vera automobile e sembra quasi di guidare un go-kart. La trazione è posteriore, lo sterzo preciso con una risposta immediata. I pesi equilibrati e l’ottimo telaio a quattro ruote, ben connesso alle sospensioni, garantiscono una perfetta tenuta in curva. L’inversione ad U si effettua in uno spazio ridottissimo. Il peso di soli 450 kg ,vassociato ai 20 cv sviluppati dal motore elettrico, permettono a Twizy di raggiungere in tutta tranquillità gli 80 km/h. La coppia è pari a 57Nm. Un’ottima frenata, la presenza dell’airbag e l’abitacolo studiato per assorbire eventuali impatti, consentono di vivere il mezzo in totale agilità e spensieratezza. Può capitare, qualche volta, di doversi sporgere, al fine di avere una completa visibilità posteriore. Compromessi? Twizy ha una autonomia di 100 km e le sue batterie si ricaricano da una normale presa di corrente domestica in 3 ore e mezza, ovvero circa metà tempo rispetto ad una vettura elettrica normale. Il successo di Twizy, urban commuter democratico (grazie al prezzo di partenza di 6.990 Euro) ed ecologico, passerà, però, dalle infrastrutture cittadine utili a ricaricarlo, non ancora diffuse in maniera capillare. Nei prossimi giorni foto e video inerenti il test-drive.
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