Elettrico, piccolo, e a zero emissioni: è REGIS Epic0, il primo veicolo italiano per il trasporto merci totalmente elettrico. Ideato e prodotto dalla MECAPROM MOTOR Srl, è stato presentato ieri all’Ecomondo di Rimini. Quali sono le sue caratteristiche? Dove sarà possibile acquistarlo? E qual è la storia della sua casa madre?
REGIS Epic0 è un quadriciclo compatto pesante, ideato per il trasporto merci in area urbana a cui è stato attribuito il DNA di un’automobile perché è costituito da una scocca di derivazione automobilistica, concepita e fabbricata con elementi che garantiscono la sicurezza attiva e passiva dei passeggeri. Un telaio ad alta resistenza e la cabina in metallo consentono inoltre alti standard di guidabilità e comfort. Sottoposto a numerosi controlli in fase di progettazione, Epic0 ha superato anche crash-test virtuali (eseguiti in diverse condizioni e situazioni di utilizzo) fino alla velocità di 50 km/h, pur se non richiesti per la categoria dei quadricicli.
Il veicolo misura 1,5 m di larghezza frontale e 3,7 m di lunghezza, ha un piano carico di 2,2 mq e una portata di 700 kg e può percorrere fino a 170 Km con una carica ad una velocità media di di circa 20 km/h.
Rispettare l’ambiente, ridurre i costi di gestione (rispetto ai veicoli dotati di motore endotermico), rispondere alle esigenze del traporto all’interno dei centri urbani senza preoccuparsi della ricarica nell’arco della giornata lavorativa, sono state gli obiettivi che il gruppo MECAPROM ha voluto raggiungere con l’ideazione e la produzione di questo mezzo.
Epic0 non sarà l’unico quadriciclo elettrico che la MECAPROM MOTORS produrrà: ad affiancarlo ci sarà Epic0 Compact, un modello ulteriormente compatto (misura 1,5 m di larghezza frontale e 3,05 m di lunghezza) con una portata di 400 kg che potrà rispondere alla necessità di utilizzare mezzi di dimensioni ridotte in vari settori della distribuzione.
Dove si potrà acquistare REGIS Epic0?
Saranno inizialmente i principali capuologhi italiani a prendere parte al progetto di sviluppo della rete di vendita di Epic0.
Il quadriciclo commerciale pesante sarà distribuito e venduto in Italia attraverso una rete di concessionari a cui sarà affiancata anche un circuito di officine autorizzate che fanno parte delle Officine BOSCH, Bosch Car Service e AutoCrew, grazie a un accordo stipulato con la società Robert Bosch Spa.
Olivier Pontreau, Responsabile Reti Officine Robert Bosch Sud Europa, si è detto soddisfatto della partnership con Mecaprom: “Ogni anno investiamo sulla formazione delle nostre officine: nel 2018 è stato attivato un corso di formazione dedicato appositamente alle vetture ibride ed elettriche che ci permette di essere partner tecnologico privilegiato anche per i nuovi costruttori di veicoli elettrici come REGIS.”
Il marchio REGIS
Ma da dove sbucano fuori questi quadricicli? La MECAPROM MOTORS, che sarà operativa da Febbraio 2019, è una start-up con sede a Biella ed è figlia del gruppo MECAPROM TECHNOLOGIES CORPORATION, un’azienda italiana leader nella progettazione, sviluppo e realizzazione di Sistemi Powertrain che, dopo aver dedicato oltre 10 anni allo studio e alla ricerca sulla mobilità sostenibile, ha deciso di entrare a far parte del mercato con un proprio marchio producendo e commercializzando un’intera famiglia di veicoli ibridi e full electric con contenuti tecnologici unici rispetto alla concorrenza ed esclusivamente equipaggiati con Sistemi Powertrain proprietari.
Forte della crescita del mercato del quadriciclo in Europa, l’azienda si propone con obiettivi competitivi: «entrare nel primo anno con circa 500 unità solo nel comparto italiano, per poi salire progressivamente con l’ingresso nei paesi europei più dinamici per quanto concerne la mobilità elettrica». Sono queste le parole di Paolo Guaschi (Direttore Commerciale della Mecaprom Motors srl) che durante la conferenza stampa di presentazione di REGIS Epic0 ha evidenziato come il «DNA automobilistico» del mezzo abbia «buone probabilità di erodere una parte del mercato dei veicoli commerciali leggeri fino al segmento 1,5 ton di PTT».