Veicoli elettrici, idrogeno e ferrovie sono i pilastri del nuovo Pnrr per i trasporti puliti e una mobilità sostenibile.
Nel Piano di ripresa e resilienza (PNRR) sono tante le risorse destinate ad un trasporto verde e a basso impatto ambientale, che va potenziamento delle linee ferroviarie ad alta velocità, alle auto elettriche, passando per l’idrogeno, ritenuto il carburante del futuro.
Si parla nel complesso di 23,78 miliardi. Le risorse riservate allo sviluppo di un trasporto locale più sostenibile sono di 8,58 miliardi. Al “rinnovo flotte bus, treni e navi verdi” spettano 3,64 miliardi. 2 miliardi è la cifra che dovrà servire a costituire delle filiere nazionali su alcuni degli assi principali della transizione green.
In aggiunta alle risorse per rinnovabili e batterie (1 miliardo), bus elettrici ( 300 milioni) e idrogeno (450 milioni), c’è anche una cifra a supporto di start-up e venture capital attive nella transizione ecologica (250 milioni).
I principali progetti per la transizione dell’Italia verso un futuro più green sono:
- circa 40 stazioni di rifornimento per idrogeno nei trasporti stradali, con priorità alle aree strategiche per i trasporti pesanti (camion);
- sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario con la creazione di circa nove stazioni di rifornimento per i treni su sei linee ferroviarie;
- circa 570 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e di circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche;
- 240 km di rete attrezzata per le infrastrutture del trasporto rapido di massa suddivise in metro (11 km), tram (85 km), filovie (120 km), funivie (15 km) con focus dell’intervento sulle aree metropolitane delle maggiori città italiane;
- 7.500 punti di ricarica rapida per veicoli elettrici in autostrada e 13.755 colonnine nei centri urbani, oltre a 100 stazioni di ricarica sperimentali con tecnologie per lo stoccaggio di energia;
- rinnovo flotte bus e treni verdi elettrici/a idrogeno: si parla di acquistare 3.360 bus a basse emissioni per il trasporto pubblico locale e 53 treni;
Le risorse per le infrastrutture anche per il Sud Italia
Per quanto riguarda, invece, la componente delle infrastrutture, il Pnrr assegna 24,7 miliardi alle ferrovie principalmente per lo sviluppo dell’alta velocità, secondo questi interventi:
- sviluppo dell’alta velocità/capacità e velocizzazione della rete ferroviaria per passeggeri e merci;
- completamento dei corridoi ferroviari TEN-T;
- completamento delle tratte di valico;
- potenziamento dei nodi, delle direttrici ferroviarie e delle reti regionali;
- riduzione del gap infrastrutturale Nord-Sud.
Fondamentale in questo progetto sarà l’attenzione che il Governo darà all’ultimo punto, nodo cruciale da risolvere per un reale sviluppo dell’Italia.