Mercedes-Benz BlueEFFICIENCY, conosciamolo meglio

BlueEFFICIENCY è la denominazione che identifica le autovetture Mercedes particolarmente parsimoniose e rispettose dell’ambiente.

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Essa raccoglie sotto di sé tutte quelle misure individuate dagli ingegneri nei vari settori di sviluppo e progettazione che consentono, ad esempio, di ridurre il peso e la resistenza aerodinamica e al rotolamento, di ottimizzare ulteriormente la tecnologia delle motorizzazioni e di raggiungere livelli di efficienza ancora più alti nella gestione dell’energia.

L’impegno di Mercedes a ridurre i consumi di carburante e le emissioni di CO2 ha come punto di riferimento il reale profilo d’impiego dell’automobilista. Con un esperimento sul campo di ampia portata sono stati rilevati i profili di guida tipici dei Clienti Mercedes, i quali sono poi confluiti in un test sui consumi interno in cui sono stati presi in considerazione un totale di quasi due milioni di chilometri di percorrenza reale. Gli effetti positivi del concetto BlueEFFICIENCY si notano pertanto soprattutto nell’uso quotidiano dell’auto.

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BlueEFFICIENCY e la Nuova Classe E
Per l’ultima nata, la nuova Classe E, Mercedes-Benz ha confezionato un pacchetto di interventi che contribuisce in forte misura a ridurre complessivamente i consumi di carburante fino al 23%. Dal servosterzo agli pneumatici, dalla pompa di alimentazione carburante all’alternatore, gli ingegneri del settore Sviluppo e Progettazione hanno analizzato con la lente d’ingrandimento tutti i componenti per capire se e come fosse possibile (riducendo il peso, modificando la geometria, rendendo più efficiente la regolazione o migliorando il funzionamento) risparmiare carburante. Nella maggior parte dei casi si sono guadagnati soltanto pochi punti percentuali, e tuttavia sommati tutti insieme questi singoli contributi conducono ad un risultato complessivo considerevole.

Rigenerazione energetica: l’energia frenante si converte in corrente elettrica
Ad ogni frenata, l’energia cinetica si trasforma in calore e viene così dissipata senza poter essere utilizzata. Per tale motivo la nuova Classe E adotta un efficiente sistema di gestione dell’alternatore che ad ogni fase di rilascio del motore e ad ogni frenata provvede ad aumentare il livello di tensione della rete di bordo e a caricare la batteria. Il maggiore carico elettrico erogato dall’alternatore supporta l’azione del guidatore nelle frenate e aiuta nel contempo a recuperare parte dell’energia frenante e a convertirla in energia elettrica. Il termine tecnico è rigenerazione. Per inverso, in alcune situazioni particolari, come ad esempio in accelerazione o quando la batteria presenta un buon livello di carica, l’alternatore viene disinserito per alleggerire la catena cinematica. Ciò produce un risparmio di carburante pari a circa 0,1 litri ogni 100 chilometri nel ciclo di marcia europeo e fino a 0,2 litri nelle reali condizioni di guida nei centri urbani, dove fasi di rilascio e frenate sono più frequenti che nel ciclo di prova.

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Risparmio energetico: motore spento ai semafori e segnalazione sulla plancia
Per ridurre il consumo di carburante del motore al regime minimo, Mercedes-Benz ha sviluppato per la nuova E 200 CGI BlueEFFICIENCY la funzione ECO start/stop. Quando il guidatore preme il pedale del freno, mette in folle il cambio e rilascia la frizione, il motore a iniezione diretta di benzina si spegne, per riaccendersi non appena il guidatore preme il pedale della frizione. Grazie alla tecnologia ad avviamento diretto, il sistema sviluppato da Mercedes-Benz funziona in modo automatico e silenzioso. Il carburante viene infatti iniettato direttamente durante la fase di compressione e l’accensione è immediata. In tal modo per partire il motore ha bisogno soltanto di una breve azione di supporto da parte del motorino di avviamento. La tradizionale procedura di avviamento, che prevede un più lungo intervento del motorino di avviamento e l’iniezione del carburante nella fase di aspirazione, viene adottata dalla E 200 CGI BlueEFFICIENCY soltanto in quelle condizioni di esercizio che non consentono il ricorso alla funzione di avviamento automatico, ad esempio a motore freddo.

Riduzione della resistenza aerodinamica: “apertura a feritoie” dietro il radiatore
La resistenza aerodinamica di un’auto aumenta proporzionalmente al quadrato della velocità di marcia e già a 80 km/h corrisponde al 50 % circa della resistenza totale all’avanzamento. Da ciò si deduce quanto sia importante l’aerodinamica ai fini del consumo di carburante e delle emissioni di CO2, soprattutto alle alte velocità. Se è vero che una riduzione del valore Cx dello 0,01 nel ciclo di marcia europeo produce soltanto un risparmio di 0,04 litri ogni 100 chilometri, a causa della bassa velocità media (33 km/h), è altrettanto vero che all’atto pratico, ad esempio viaggiando in autostrada a 130 km/h, questo miglioramento del Cx può ridurre i consumi di carburante anche di 0,15 litri ogni 100 chilometri.

Con le operazioni di calcolo eseguite al computer e il lavoro di precisione condotto nella galleria del vento, gli ingegneri Mercedes hanno ottimizzato l’aerodinamica della nuova Classe E, ottenendo un risultato complessivo considerevole: un valore Cx di appena 0,25 che si colloca nettamente al di sotto dei coefficienti di resistenza aerodinamica delle altre berline di questa categoria.

In sintesi, al cliente è consentito di guidare un’auto di classe e, nello stesso tempo, rispettare l’ ambiente. Ovvero possedere un’auto che va nella direzione dell’ecologicamente corretto, capitolo ormai fondamentale nei libri di marketing.

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