Lyon-Turin Engagement Forum: imprese e TELT pianificano le sfide per la sostenibilità dei cantieri

I cantieri della nuova ferrovia Torino-Lione come un laboratorio per costruire nuove pratiche e ripensare la sostenibilità applicata al settore delle grandi opere. È l’obiettivo con cui nella mattina del 30 luglio a Parigi, il promotore binazionale dell’opera TELT si è riunito con le grandi imprese internazionali che stanno costruendo il tunnel di base del Moncenisio, dando avvio al primo Lyon-Turin Engagement Forum. Gli impegni e le azioni previste sui cantieri sono raccolti nel paper “Commitment to the construction sites of the Lyon-Turin railway line”, che è stato presentato durante il primo appuntamento del Forum. La cornice non a caso è quella di Casa Italia, nell’ambito delle Olimpiadi di Parigi 2024 che sono dedicate proprio al tema della sostenibilità.


Gli impegni presi dalle imprese nel Patto di integrità e sostenibilità sottoscritto al momento della firma dei contratti si trasformano in azioni: il Lyon Turin Engagement Forum accompagnerà l’avanzamento dell’opera nei prossimi anni e sarà non solo un appuntamento di confronto e di aggiornamento, ma anche di verifica delle azioni messe in campo.
Insieme ai vertici di TELT erano presenti i manager di 11 imprese di costruzione e di ingegneria impegnate nei dieci cantieri dell’opera che, moderati dalla ceo del Collège des Ingénieurs di Torino, Erika Vaniglia, hanno presentato i loro progetti su tutela dell’ambiente e economia circolare, sicurezza dei lavoratori, massimizzazione delle ricadute sul territorio e lotta alla corruzione.


Nel corso della mattina Olivier Gil, responsabile comunicazione del network francese del Global Compact delle Nazioni Unite, a cui TELT partecipa dal 2015, ha ricordato che solo attraverso uno sforzo comune reale sui Dieci principi del patto mondiale si può arrivare a un’economia globale sostenibile.


Sforzo richiamato anche nel suo videomessaggio da Herald Ruijters, vicedirettore generale della Direzione generale della Mobilità e dei trasporti della Commissione europea, che nella sua introduzione al paper ha sottolineato che questo Forum: “è un passo nella giusta direzione per rendere gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto più rispettosi dell’ambiente”.
Il presidente e il direttore generale di TELT, Daniel Bursaux e Maurizio Bufalini, hanno sottolineato che “con l’avanzamento dei cantieri, che nei prossimi anni raggiungeranno il picco con 7 TBM al lavoro e oltre 4.000 lavoratori diretti, è impellente la necessità di compattare le imprese intorno ai temi delle sostenibilità e della sicurezza sul lavoro: i nostri cantieri sono una sfida, ma sono anche un’occasione imperdibile per impostare delle pratiche che facciano scuola nel mondo delle grandi infrastrutture”.

Il paper “Commitment to the construction sites of the Lyon-Turin railway line”

La realizzazione di un progetto complesso come la Torino-Lione, ed in particolare della sua opera principale il tunnel del Moncenisio, comporta sfide che superano l’ambito costruttivo e toccano la dimensione umana, ambientale e territoriale dell’opera. Il Paper, primo documento di indirizzo scritto a quattro mani da imprese e committenza, pone tra i principali obiettivi sui cantieri di “riaffermare fortemente la priorità della sicurezza sul lavoro tra gli impegni e le grandi e aspirazioni che guidano TELT e le altre aziende della Torino-Lione, nella consapevolezza che c’è ancora molta strada da fare”.

A questo scopo il Paper individua le buone pratiche già in essere sui cantieri e lancia 8 nuove sfide operative su cui le imprese si misureranno nei prossimi mesi.

Oltre al rispetto del sistema di gestione ambientale e all’impegno per la salvaguardia dei territori, della biodiversità e delle risorse naturali, le imprese della Torino-Lione hanno già attive molteplici soluzioni:

  • Innovazione tecnica per migliorare la sicurezza dei lavoratori nel lavoro in sotterraneo, attraverso nuovi prototipi con guida da remoto (ad esempio il robot Axel di Webuild alla Maddalena di Chiomonte e il robot per rivestire i pozzi di ventilazione ad Avrieux – Dodin Campenon Bernard).
  • Introduzione di sistemi eco-responsabili, con l’utilizzo di materiali sostenibili e a risparmio energetico nella realizzazione e per il funzionamento degli uffici di cantiere.
  • Raccolta e gestione a circuito chiuso delle acque e loro massimo riutilizzo per le operazioni di cantiere (costruzione, pulitura mezzi, bagnatura delle strade di cantiere e raffreddamento dei macchinari).
  • Rendicontazione trasparente degli indicatori di sostenibilità, nell’ambito del ciclo di vita dell’opera
  • Coordinamento con gli enti territoriali per massimizzare le ricadute per le collettività (formazione dei lavoratori, recruitment, gestione dell’ospitalità delle maestranze, ecc.).

Le 8 nuove azioni per un cantiere sostenibile si articolano in quattro ambiti:

Ambiente:

  • introduzione di almeno il +30% di mezzi di cantiere elettrici e a basse emissioni per favorire la decarbonizzazione e ridurre ulteriormente il consumo di energia durante la costruzione del tunnel di base (Eiffage – cantiere CO5 e SETEC CO6/7)
  • introduzione di almeno +10% di energia da fonti rinnovabili, attraverso lo sfruttamento dell’energia geotermica e l’installazione di pannelli solari (Implenia – CO8)
    partecipazione ad almeno un progetto di tutela delle specie proposto dal Promotore Pubblico e sottoscrizione della Convenzione internazionale sulla Biodiversità (Eiffage CO5 e Systra – CO6/7)

Persone:

  • introduzione di un sistema di intelligenza artificiale per ridurre al minimo l’interazione tra lavoratori e macchinari pesanti aumentando i canoni di sicurezza (Dodin Campenon Bernard Co5a)
  • creazione di un’area di formazione per preparare i lavoratori alle attività di cantiere (Webuild e Vinci CO6/7)
  • fornire le postazioni di lavoro con strutture ergonomiche per la protezione dei lavoratori durante le operazioni di rivestimento della galleria (Implenia – CO8)

Legalità

  • partecipazione alla creazione di un comitato etico delle società della Torino-Lione con un meccanismo di whistleblowing comune a tutti i cantieri (Italferr Co3/4 e SETEC CO6/7)

Territorio

  • 40 ore in più di formazione, in aggiunta a quelle obbligatorie in sinergia con gli enti territoriali, per i lavoratori al fine di valorizzare le competenze, aumentare la sicurezza e formare i giovani lavoratori (UXT – CO3/4)