Raggiungere la neutralità climatica nel settore dei trasporti commerciali è uno degli obiettivi più chiari emersi in occasione dell’IAA Transportation 2022 di Hannover.
Secondo un report di Acea sono già 34 i camion a emissioni zero disponibili o in arrivo sul mercato. In termini di alimentazioni questa offerta è sinonimo di veicoli BEV o ad idrogeno.
I camion alimentati a idrogeno (elettrici a celle a combustibile) rappresentano sicuramente la sfida tecnologica più impegnativa per raggiungere le emissioni zero nel trasporto su gomma. Si tratta di mezzi già nelle mani degli operatori del settore, utili per acquisire esperienze nel mondo reale attraverso le operazioni quotidiane.
Tuttavia, per garantirne un’adozione maggiore è fondamentale creare un ecosistema funzionale al loro utilizzo redditizio. Per la vera svolta, per consentire ai camion a emissioni zero di decollare davvero nelle operazioni a lungo raggio, c’è bisogno di una fitta rete di stazioni di ricarica e rifornimento accessibili al pubblico.
Secondo ACEA, si stima che già entro il 2027 il 10% dei punti di sosta per camion più utilizzati in Europa saranno dotati di punti di ricarica e un numero adeguato di stazioni di rifornimento di idrogeno, ed entro il 2030 sarà fondamentale che la rete sia pienamente operativa.
Si tratta di costruire una rete parallela a quella per le auto ed i motivi sono ben esplicitati in questa scheda informativa. Le specifiche tecniche e i requisiti dell’infrastruttura di ricarica e rifornimento per i veicoli pesanti elettrici a batteria ed celle a combustibile sono completamente diversi da quelli per auto o furgoni. Questi aspetti riguardano principalmente la posizione delle stazioni di ricarica e rifornimento, i requisiti di spazio e i livelli di potenza minimi (ricarica in megawatt di 800-1.200 kW).
Uno dei principali operatori logistici europei in prima linea nell’ambito di progetti sostenibili legati alla mobilità ad idrogeno è FERCAM che ha da poco siglato un MoU (Memorandum of Understanding) con SAPIO e CNR-ITAE avviando un tavolo tecnico su attività di test e sperimentazione di infrastrutture e veicoli alimentati ad idrogeno. È proprio in collaborazione con il CNR-ITAE che FERCAM ha inoltre completato la fase di analisi per la progettazione di veicoli a zero emissioni FCHEV (Fuel Cell Hybrid Electric Vehicle), sviluppati su un concetto di retrofit di veicoli usati. Le prime valutazioni dei potenziali impatti sull’ambiente sull’intero ciclo di vita (LCA) mostrano risultati davvero incoraggianti.
“Per il trasporto pesante ed in tutti i casi in cui si richiedano elevate autonomie e tempi di ricarica contenuti, l’idrogeno è oggi l’unica via percorribile per una mobilità realmente sostenibile. L’Italia detiene un parco veicolare tra i più vecchi del Continente, sostituendo, attraverso azioni di retrofit, solo le parti correlate al funzionamento del motore endotermico, si farà coincidere la circolazione di un nuovo veicolo a zero emissioni con l’eliminazione di un veicolo inquinante” dichiara Giuseppe Napoli, ricercatore del CNR ITAE e responsabile del Progetto.
L’azienda di logistica ha inoltre manifestato il proprio interesse a contribuire in qualità di stakeholder al progetto Mission Innovation Hydrogen Demo Valley nel Comune di Capo d’Orlando (Messina), nell’ambito dello sviluppo di Infrastrutture polifunzionali per la sperimentazione e dimostrazione delle tecnologie dell’idrogeno.
Il CNR, FERCAM e una parte di territorio della regione Sicilia, attraverso questa iniziativa, diventano quindi laboratorio di un progetto tra i più innovativi in ambito europeo.
Gli obiettivi, sono molteplici, primo tra tutti l’impiego del vettore energetico in un ecosistema completo attraverso l’introduzione della tecnologia dell’idrogeno in un contesto urbano, industriale e turistico (trasporto e movimentazione merci, trasporto persone, veicoli per trasporto collettivo e privato).
Il progetto più ampio è quello di sostenere e promuovere lo sviluppo di sistemi integrati nel territorio che includano generazione, accumulo, trasformazione e uso di idrogeno “verde” in uno scenario di Hydrogen Valley, anche attraverso la realizzazione di prototipi avanzati il cui sistema di propulsione impiega le celle a combustibile (FC-Fuel Cell). Ed è proprio su quest’ultimo punto che FERCAM supporterà la sperimentazione attraverso la fornitura di mezzi (un veicolo commerciale ed un Cargo scooter) con propulsione convenzionale da riconvertire in FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle) e FCHEV.
“Lo sviluppo sostenibile del nostro settore va fondato su due pilastri: energia rinnovabile ed economia circolare, senza dimenticare la necessità di tutelare le persone“, osserva Dino Menichetti, Regional Manager di FERCAM e portavoce delle iniziative Emission Free Project. “Abbiamo riunito ad un unico tavolo realtà che hanno gli stessi intenti e gli stessi valori. Con CNR condividiamo l’obiettivo di progettare, attraverso la ricerca e l’evidenza scientifica, innovazioni immediatamente sperimentabili sul campo. La collaborazione di Sapio, leader nella produzione di gas tecnici, ci offre la disponibilità della materia prima e ci permette di intervenire sulle infrastrutture. E naturalmente abbiamo coinvolto Iveco in qualità di produttore di autoveicoli all’avanguardia. È così che la strada dell’idrogeno potrà essere realmente percorsa nel prossimo futuro“.
Da leader della logistica, l’Azienda, attraverso la collaborazione con il CNR, potrà beneficiare anche di approfondimenti analitici relativi alle analisi LCA già avviate e di valutazioni sull’efficienza complessiva dei sistemi di trazione basati sull’ idrogeno.
Un progetto demo che vede quindi, tra gli attori, aziende, territorio ed enti di ricerca, e che vedrà, con molta probabilità, lo sviluppo o l’impiego di altri sistemi di trasporto (autoforklift, gommone, auto,..) funzionali a dimostrare le potenzialità di una tecnologia energetica emergente.