La presenza di Italgas a Venezia e nel Triveneto (dove attualmente gestisce 150 comuni in concessione per circa 600.000 pdr complessivi) affonda le radici nella storia. A Venezia, in particolare, la presenza di Italgas è quasi centenaria e nel corso degli anni si è evoluta – al passo con la tecnologia o a volte anche anticipandola – per garantire qualità, sicurezza ed efficienza.
In un ecosistema unico al mondo come quello della Laguna, anche lo sviluppo della rete di distribuzione ha assunto negli anni un carattere assolutamente peculiare. Ci sono condotte sublagunari, posizionate nei corrimani o direttamente sotto i ponti e persino la forma dei tubi si è adeguata al contesto di assoluta unicità abbandonando – in alcuni punti della rete veneziana – la classica sezione circolare per la sezione quadrata o rettangolare adatta alle circostanze (laddove è installata sotto l’arco dei ponti).
Proprio in questo contesto rientra l’ulteriore innovazione presentata in questi giorni al Salone Nautico di Venezia: la prima barca con propulsione a gas naturale in servizio in Laguna, a cui farà seguito la conversione dell’intera flotta. La barca ha già ottenuto la quasi totalità delle certificazioni necessarie a navigare e costituisce già un riferimento per la costruzione di altre barche di questo tipo.
Su questa imbarcazione, lunga 7,5 e larga 2,4 metri, il propulsore è stato trasformato e ottimizzato per essere alimentato a FULL CNG (Compressed Natural Gas), mentre la parte elettronica di gestione e controllo del motore è stata interamente riprogettata e integrata. Tutti i sensori sono collegati a una nuova ECU (Engine Control Unit), gestiti da un software personalizzato e monitorati attraverso un display touch-screen posto sulla plancia comandi.
Nel display LCD a colori touch-screen sono disponibili tutti i dati provenienti dai sensori di bordo. Una seconda schermata approfondisce dati più tecnici di funzionamento del motore, con le eventuali anomalie segnalate attraverso pop-up e segnali sonori. In aggiunta a questo, un sistema GPS con sim-card collegato al display ha la funzione di inviare tutti i dati di funzionamento del motore via web a un centro di controllo Italgas, per monitoraggio e diagnosi da remoto e in tempo reale del funzionamento dell’imbarcazione e dei parametri di navigazione.
Al Salone Nautico di Venezia Italgas espone anche un’imbarcazione utilizzata per la ricerca delle dispersioni di gas. L’attività di monitoraggio della rete di distribuzione del metano in Laguna, infatti, viene effettuata con l’ausilio di imbarcazioni equipaggiate con la tecnologia Picarro. Si tratta di una sensing technology, denominata CRDS (Cavity Ring-Down Spectroscopy), dotata di una sensibilità di rilevazione di tre ordini di grandezza superiori ai sistemi tradizionali (parti per miliardo vs parti per milione) sviluppata da una società statunitense. Italgas ha individuato questa tecnologia nel 2018 e, a valle di una fase di sperimentazione, l’ha integrata nei sistemi di ricerca veicolare e pedonale. Un anno dopo, con l’entrata a regime, la società ha scelto di applicare il sistema di monitoraggio anche in contesti urbani diversi e molto peculiari. In primis a Venezia, dove il network di distribuzione del gas naturale non ha eguali al mondo.
“La nostra presenza al Salone Nautico di Venezia ha un significato preciso“, ha spiegato Paolo Gallo, AD Italgas. “Esponiamo, infatti, due imbarcazioni speciali: una, che forse i cittadini hanno già visto circolare in Laguna, dotata della più avanzata tecnologica disponibile al mondo nella ricerca preventiva delle dispersioni di gas, l’americana Picarro; l’altra, molto più recente, è il primo prototipo di imbarcazione a propulsione a metano. Entrambe costituiscono una leva fortissima per la riduzione delle emissioni e, in questo senso, per la tutela dell’ecosistema veneziano. La trazione a metano, infatti, consente una riduzione significativa delle emissioni di CO2 e di azoto nonché l’abbattimento del particolato. Lo sviluppo di un’imbarcazione con questa trazione è stato tutt’altro che semplice: al mondo non esisteva un’imbarcazione di quelle dimensioni che funzionasse a metano, abbiamo cercato anche in USA le soluzioni più all’avanguardia. Alla fine, ci siamo affidati alla grande competenza di due importanti operatori italiani: il veneziano Cantiere Lizzio e il piemontese Ecomotive Solutions, il primo si è occupato dell’allestimento della barca e degli impianti, il secondo della trasformazione del motore da diesel a metano. La conversione a metano della nostra flotta di imbarcazioni fa seguito a quanto già accaduto con il nostro parco auto che adesso si compone di 2.500 veicoli a metano”.
“Venezia – ha sottolineato – è per noi un eccezionale laboratorio di sperimentazione nel settore della distribuzione del gas. È una sfida continua e bellissima perché nel momento in cui sviluppiamo le tecnologie per rendere ancora più efficienti in nostri servizi, dobbiamo al contempo ingegnarci per applicarle anche in un ecosistema del tutto peculiare come quello di Venezia”.
“Nel 2022 – ha aggiunto – saremo la prima utility al mondo con un network interamente digitalizzato. Questo significa, tra le altre cose, disporre di una rete con sensoristica integrata in grado di fornire l’esatta geolocalizzazione delle reti, molto utile soprattutto per quelle sottomarine che già adesso in laguna monitoriamo con l’ausilio di droni subacquei”.