Ci sono nuove norme sulla certificazione energetica degli immobili e sulla relativa compravendita a cui sta lavorando la Commissione Europea. Secondo la proposta in discussione in questi giorni già dal 2027 gli immobili con classe energetica F o G potrebbero non essere più idonei alla vendita né all’affitto. Toccherà poi a quelli in classe E e D nel 2030 e 2033.
L’azione della Commissione europea fa parte dei provvedimenti da mettere in campo da qui al 2030 per ridurre del 55% le emissioni nette di gas serra e di arrivare, entro il 2050, alla neutralità climatica nell’Unione europea.
Per questo, tra le misure proposte, il limite alla vendita e l’affitto di case che consumano troppa energia, ovvero con una classe energetica bassa.
Le regole, ammesso che la proposta di direttiva segua la road-map prevista, si applicheranno sia agli edifici che devono essere costruiti, sia a quelli da ristrutturare, sia in caso di vendita o rinnovo di contratti di affitto su immobili già esistenti.
Che cos’è la classe energetica?
È la sigla riportata sulla certificazione energetica della casa. Quest’ultima è un attestato che riporta tutte le informazioni su come è stato costruito un edificio sotto il profilo dell’isolamento termico e del consumo energetico. Per determinarlo, quindi, vengono presi in considerazione diversi parametri che spaziano dal suo funzionamento alla sua struttura e si fa una valutazione su quale sia l’impatto che l’edificio opera sull’ambiente, valutando il fabbisogno di energia stimato, la tipologia di infissi, le caratteristiche strutturali, se sono presenti o meno pannelli solari e così via.
Che cos’è l’APE – Attestato di Prestazione Energetica.
Secondo il sito ACEA, si tratta di un «documento, redatto nel rispetto delle norme […] e rilasciato da esperti qualificati e indipendenti che attesta la prestazione energetica di un edificio attraverso l’utilizzo di specifici descrittori e fornisce raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica» (DLgs 102/14). L’APE attesta la prestazione energetica mediante una scala da A4 a G ed è paragonabile all’etichetta energetica degli elettrodomestici. La prestazione energetica è la quantità di energia necessaria per soddisfare annualmente le esigenze legate a un uso standard dell’immobile per il riscaldamento, il raffrescamento, la ventilazione, la produzione di acqua calda sanitaria e, negli edifici non residenziali, anche per l’illuminazione, gli ascensori e le scale mobili. La valutazione della prestazione energetica è definita da un indice di prestazione globale dell’edificio confrontato con quello calcolato su un “edificio di riferimento”, identico al reale in termini di geometria, ubicazione, orientamento, destinazione d’uso e situazione al contorno, ma le cui caratteristiche termiche e i parametri energetici sono predeterminati e conformi al Decreto Interministeriale 26/06/2015. L’APE è obbligatorio per gli immobili di nuova costruzione; in caso di compravendita o nuova locazione di immobili esistenti, per eseguire lavori di ristrutturazione importanti o riqualificazione energetica, negli annunci immobiliari. Da ottobre 2015 l’APE ha un formato standard su tutto il territorio nazionale.
Il documento, quindi, attesta la classe di appartenenza energetica di un edificio si chiama Ape (Attestato di Prestazione Energetica). E’ fondamentale in caso di vendita o affitto dell’immobile, sia perché è obbligatorio da fornire in fase di compravendita o affitto sia perché incide di molto sul valore dell’immobile. Un appartamento con una classe di efficienza pari ad A4 avrà sicuramente più mercato di uno in una classe più bassa.
Classe energetica da A4 a G, il valore più basso
Un edificio di classe energetica A4, consumerà meno energia per il riscaldamento, il raffreddamento, il mantenimento della temperatura degli ambienti e l’alimentazione degli elettrodomestici. Uno di classe G, invece, non sarà efficiente da alcun punto di vista e porterà ad un consumo eccessivo di energia per ottenere le stesse performance di un immobile efficiente.
Le classi di energia sono indicate da lettere dell’alfabeto attraverso una scala da A a G, in più, come nel caso della Classe A4, la più performante, si aggiungono i numeri per creare ulteriori gradazioni all’interno delle macroclassi.
Entrando ancora più nel dettaglio, ogni classe energetica è associata ad un punteggio che va dal 10, associato alla classe più efficiente (A4), fino all’1 della G.
La misura è però ancora un’ipotesi e i tempi si prevedo lunghi. Deve, infatti, essere discussa e votata in Commissione e in Parlamento UE e poi recepita dai singoli stati. Inoltre sarebbe prevista già una deroga di tre anni (dal 2027 al 2030) per i condomini e per chi acquista un immobile impegnandosi a riqualificarlo.