La giuria diventa sempre più europea e la data di premiazione è stabilita. Prende il via la corsa al Sustainable Bus Award 2019 (premio autobus elettrici), forte di una deadline già fissata sul calendario: i vincitori saranno proclamati alla IAA 2018 di Hannover, il salone internazionale del veicolo commerciale. L’anno passato il premio è stato consegnato al Busworld di Courtrai, in Belgio.
Il mondo del trasporto collettivo è a un bivio. Il prossimo biennio, infatti, sarà cruciale per l’affermazione della trazione elettrica, che promette di modificare i paradigmi della mobilità specialmente in ambito urbano: un elemento che non fa che accrescere l’attualità del primo e unico premio internazionale alla sostenibilità degli autobus.
Riconoscimenti
Il riconoscimento, diviso in tre categorie (Urban, Intercity e Coach) è promosso dal magazine AUTOBUS insieme a un parterre di riviste specializzate. Facevano già parte della ‘rete’ di partner del Sustainable Bus Award la rivista francese Mobilités Magazine, la tedesca Busfahrt e l’austriaca 1BUS. Da quest’anno troveranno posto in giuria anche gli olandesi di OV-Magazine, gli spagnoli di Carril Bus e i polacchi di InfoBus.
L’edizione precedente del Sustainable Bus Award ha visto come vincitori Vdl tra gli autobus elettrici urbani con il Citea Slfa-181 Electric, protagonista della flotta recentemente inaugurata da Heliox per i collegamenti con l’aeroporto Schipol di Amsterdam. Tra gli interurbani ha trionfato Iveco Bus con il Crossway Le Natural Power, il primo Classe II low entry alimentato a gas. E i coach? Ad appuntarsi la medaglia d’oro al collo è stato il ComfortClass S 516 Hd/2 firmato Setra. La distribuzione dei premi è stata una riconferma di un concetto fondamentale: l’obiettivo della sostenibilità, in ambito di trasporto persone, non prevede un’unica ricetta, ma una serie di soluzioni che dipendono dalla tipologia di impiego. Significativo è il fatto che tutti i finalisti della categoria Urban fossero autobus elettrici, mentre le alimentazioni a gas fanno progressivamente il nido tra i Classe II e il diesel rimane indiscusso protagonista della lunga percorrenza.