Spreco dell’acqua, del cibo ed dell’energia sono i temi sui quali i giovani sono più consapevoli. Queste le evidenze della ricerca che la Professoressa Silvia Figini, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pavia, ha presentato oggi per la giornata di lavori del workshop che si è svolto nell’Aula Ugo Foscolo dell’Università di Pavia.
Il convegno è nato per approfondire con approccio interdisciplinare gli esiti di una indagine messa a punto dall’area statistica del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali in collaborazione con ISTAT e sottoposta a tutte le scuole superiori d’Italia.
Ad aprire i lavori, in collegamento da Roma, il Ministro Giovannini che ha esordito ricordando che “Da qualche anno il tema della sostenibilità ambientale pervade ogni forma di comunicazione e i giovani si dimostrano sempre più sensibili, tanto che proprio loro hanno iniziato a manifestare per la salvaguardia del Pianeta, dimostrandosi, come anche rileva la ricerca, sempre più attenti allo stato di salute degli ecosistemi e a evitare gli sprechi. Tuttavia, non si può parlare di sviluppo sostenibile senza ricomprendere anche le dimensioni economica e sociale. Proprio per questo anche la progettazione di infrastrutture e lo sviluppo di nuovi sistemi di mobilità non possono prescindere da analisi di impatto economico, sociale e ambientale sui territori e sulle comunità. Proprio per questo ho portato al Ministero una nuova visione e nuovi modelli affinché le ingenti risorse di cui oggi disponiamo possano riuscire a cambiare il Paese garantendo una migliore qualità della vita alle persone, una maggiore competitività alle imprese e politiche di tutela dell’ambiente sempre più efficaci”.
Esperti di diritto, economia, statistica e geoscienze hanno discusso dunque sull’equilibrio tra crescita economica e tutela delle risorse naturali, sulle opportunità che derivano da tecnologie rispettose dell’ambiente e sull’uso dei dati per prendere decisioni e monitorare fenomeni in condizioni di incertezza. Nella platea erano presenti gli stessi ragazzi, che saranno i futuri universitari di domani ma soprattutto i futuri abitanti del pianeta. Due mondi, accademico e giovanile, contemporaneamente presenti che hanno lo scopo di illustrare come un dato, calato nella realtà, possa narrare molto della realtà stessa e essere elemento di riflessione e azione per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone nell’ambiente.
Durante il convegno sono state presentate in dettaglio le analisi dei dati raccolti oltre ai risultati ottenuti da ISTAT in tema di “Sviluppo e analisi di indicatori per lo sviluppo sostenibile (SDGs)” con la relazione della responsabile nazionale di ISTAT Paola Ungaro
LE EVIDENZE PIÙ INTERESSANTI DELLA RICERCA
L’Università Di Pavia ha realizzato un questionario di promozione e orientamento sul tema “Ambiente, Sostenibilità, Ecologia. Variabili e determinanti delle politiche pubbliche per le future generazioni”. Sono stati invitati a rispondere tutti gli studenti italiani delle scuole superiori (IV e V classe). Il questionario analizza diverse tematiche, tra cui il tema della raccolta differenziata, la salvaguardia del Pianeta e l’ecologia.
È stata utilizzata una metodologia interdisciplinare che incrocia ambiti di studio che vanno dal diritto all’economia, dalla geologia alla progettazione ingegneristico – architettonica, per indagare il livello di percezione del tema della sostenibilità e le sue declinazioni tra i giovani.
SOSTENIBILITÀ come concetto univoco – Il 97,6% degli studenti conosce il tema della sostenibilità e utilizza questa parola in relazione diretta e univoca all’ambiente, al pianeta, al futuro e alle risorse.
ACQUA, CIBO ENERGIA: I GIOVANI NON SPRECANO (GIÀ IN FAMIGLIA)
Il dato più interessante e coinvolgente per i ragazzi è la consapevolezza e la sensibilità legata allo “spreco di cibo”. Il 60% dei rispondenti ha attuato una riduzione degli sprechi alimentari che è un tema molto sentito e ampiamente condiviso: e l’80% dichiara che già in famiglia si fa molto attenzione a non sprecarlo.
Il cibo, grazie alla cultura a cui siamo legati nel nostro Paese, continua ad essere un valore forte anche per le giovani generazioni. L’attenzione a limitare lo spreco non si riduce al cibo ma investe importanza anche in tema di energia elettrica per 73% e acqua 67%, considerando che il 47,9% degli intervistati beve acqua in bottiglia e il 68% ritiene importante convincere le persone a consumare l’acqua del rubinetto.
LA SALUTE DELLA TERRA PREOCCUPA I GIOVANI
Un altro tema trattato nel questionario riguarda la salvaguardia del Pianeta e il 71% è d’accordo nel giudicare peggiorato lo stato di Salute del Pianeta negli ultimi due anni. Gli ambiti urgenti in cui intervenire sono: l’inquinamento atmosferico 52%, il cambiamento climatico 51% e la tutela della biodiversità e degli ecosistemi 49%, a seguire dalla tutela delle acque e dell’energia pulita. È inoltre necessario un miglioramento dell’utilizzo dell’energia 74%, una riduzione dei rifiuti 68% e una riduzione degli sprechi alimentari 60%. Lo sviluppo sostenibile si propone di soddisfare i bisogni delle persone presenti e future, diminuendo le diseguaglianze e salvaguardando il pianeta (74,3%).
MOBILITÀ SOSTENIBILE: c’è ancora da fare Un altro argomento importante è la scelta di utilizzare mezzi alternativi alla propria macchina 45% – bicicletta, trasporto pubblico – per diminuire il traffico automobilistico 80%, anche se il 58% degli intervistati ha dichiarato di non prendere mai il treno
I GIOVANI SI INFORMANO Attualmente i canali più utilizzati per rimanere aggiornati sulla raccolta differenziata sono Instagram 63% o motore di ricerca 62%. I giovani infatti dichiarano che reperire informazioni precise sulla raccolta differenziata non sia sempre semplice.
Caratteristiche della popolazione indagata
Hanno risposto oltre 1000 studenti che frequentano il liceo (71,9%) l’istituto tecnico (14,5%) o un istituto professionale (13,7%). Il 57% di sesso femmine e 43% di sesso maschile, dei quali il 55% vive in casa indipendente e il 45% in condominio. L’area geografica dei rispondenti comprende quasi tutte le regioni d’Italia, nel dettaglio:
58% Nord Est-Ovest,
22% Centro,
20% Isole e Sud
Una riflessione del Prof. Silvio Seno, professore ordinario in Geologia strutturale dell’Università di Pavia e, per l’occasione moderatore della Tavola Rotonda “Il difficile equilibrio tra crescita e ambiente” regala uno spunto importante per il presente:
“Il riuso dei beni e dei materiali non solo riduce il consumo di risorse ma assume importanza economica via via crescente, sia in termini di valore aggiunto sia di impiego. Un impulso a sviluppare soluzioni rispettose del Pianeta ed efficienti deriva anche dalla maggior consapevolezza da parte dei cittadini sugli effetti della crisi ambientale, sempre più gravi e accelerati, e che costituiscono un’autentica sfida per tutti i nostri saperi, chiamati a dialogare tra loro e con il mondo pubblico. Il processo verso la transizione ecologica può poi forse essere favorito anche da forme di sussidi e di tassazione ambientale. Esperti di diritto, economia e geoscienze hanno discusso oggi dunque sull’equilibrio tra crescita economica e tutela delle risorse naturali, nonché sulle opportunità che derivano da tecnologie rispettose dell’ambiente.
Aggiunge: “Ogni contributo grande o piccolo è importantissimo per perseguire questa direzione”.
Evidenze dei dati ISTAT sui Goal consultabiili a questi link
Fai clic per accedere a NOTA-STAMPA-RAPPORTO-SDGs_2021_PC.pdf
https://www.istat.it/it/benessere-e-sostenibilit%C3%A0/obiettivi-di-sviluppo-sostenibile