Il think tank Ember ha annunciato che nel 2022 le fonti di energia eolica e solare hanno rappresentato la maggior fonte di produzione di elettricità dell’Unione Europea per la prima volta nella storia. Questo traguardo storico è stato raggiunto nonostante gli impatti negativi subiti da altre fonti di energia a basso contenuto di carbonio, come l’idroelettrico che è stato ostacolato da siccità storiche, e un numero inaspettatamente alto di reattori nucleari francesi che sono stati spenti per la manutenzione.
Inoltre, il clima mite e gli sforzi pubblici per ridurre il consumo di energia hanno mantenuto la domanda di energia elettrica inferiore rispetto al 2021, impedendo così un ritorno all’utilizzo del carbone come alternativa alle forniture di gas che la Russia ha trattenuto. Questo ha portato a una riduzione significativa delle emissioni di CO2 e alla realizzazione di una transizione verso fonti di energia pulita e rinnovabili.
Secondo i dati di Ember, l’energia eolica e solare ha rappresentato il 32% della produzione totale di elettricità nell’UE nel 2022, superando per la prima volta il contributo delle centrali nucleari e delle fonti fossili. L’energia idroelettrica ha rappresentato il 19% della produzione totale, mentre le fonti fossili (compreso il carbone) hanno rappresentato solo il 15%.
La crescita delle fonti di energia eolica e solare è stata anche incoraggiata dalla politica energetica europea, che ha incentivato lo sviluppo di fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre, la tecnologia eolica e solare ha fatto enormi passi in avanti negli ultimi anni, diventando sempre più efficiente e accessibile per i consumatori e le imprese.
In conclusione, il risultato raggiunto dall’UE dimostra che è possibile superare le fonti di energia tradizionali e abbracciare fonti di energia pulita e rinnovabili. Questo è un passo importante verso un futuro più sostenibile e meno dipendente dalle fonti fossili, e potrebbe essere un modello per il resto del mondo.
Fonte: Ember report (Carbon Brief)