Dalla flotta aziendale green di Italgas all’agricoltura sociale di SNAM

Le due aziende raggiungono nuovi traguardi per la tutela ambientale, facendo dell’impegno per la sostenibilità un asset fondamentale delle loro attività ed adottando una strategia di business integrata in grado di coniugare solidità finanziaria con sostenibilità sociale e ambientale, in una visione che crea valore nel tempo per gli stakeholder, per le compagnie e per la società nel suo complesso.

Come anticipato in questo post, Italgas, puntando sulla mobilità sostenibile, ha deciso di rinnovare l’intera flotta aziendale composta da 2.500 mezzi dislocati su tutto il territorio nazionale, con veicoli alimentati a metano di Fiat Chrysler Automobiles.

L’iniziativa è frutto del Piano Industriale Italgas 2017-2023 e, per il gruppo leader nel settore della distribuzione del gas naturale, rappresenta  una tappa importante di un percorso virtuoso che porterà un considerevole contenimento delle emissioni dannose in atmosfera, contribuendo, in modo determinante, a rendere più respirabile l’aria delle città in cui opera. Il metano, che  rappresenta una scelta intelligente ed eco-sostenibile, è un combustibile ecologico, sicuro, pratico ed economico. Il suo impiego riduce in maniera significativa le emissioni di CO2 e quelle di ossidi di azoto (NOx) e di particolato PM.

SNAM, dopo i diversi riconoscimenti ricevuti di recente – dalla conferma nel Dow Jones Sustainability World Index all’inserimento nella Climate change A List,– e dopo l’annuncio per la realizzazione di nuovi distributori di metano per autoveicoli sull’’ntero territorio nazionale, ha promosso una nuova iniziativa sostenibile di grande impatto sociale: la Fondazione SNAM collaborerà con Confagricoltura per la promozione, lo sviluppo e la realizzazione di progetti di agricoltura sociale.

L’intesa intende favorire la diffusione di pratiche innovative e solidali in aree vulnerabili,o di interesse pubblico, in connessione all’agricoltura e in funzione della tutela e della valorizzazione del territorio e dell’ambiente.

In particolare, l’accordo prevede l’organizzazione di concorsi rivolti a operatori sociali,principalmente del settore agricolo, destinati a premiare i progetti migliori in termini di impatto sociale e sviluppo locale, nonché garantire sostenibilità economica e replicabilità sui territori.

Sergio Lanfranchi

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