Concept car Milano Taxi: la Volkswagen presenta lo studio del taxi a emissioni zero

La Volkswagen ha annunciato che nel 2013 inizierà la produzione dei primi veicoli elettrici di serie. Le auto elettriche a emissioni zero rivoluzioneranno in breve tempo la mobilità soprattutto in ambiente urbano, e la Volkswagen pensa a questo tipo di trazione pulita non solo per la mobilità individuale, ma anche per il trasporto pubblico locale. La Marca tedesca ha reso concreta questa visione nella concept car Milano Taxi, un city van con motore elettrico creato su misura per le esigenze del conducente e dei suoi passeggeri.
Verniciata in verde e nero, la concept car costituisce un omaggio del marchio Volkswagen alla metropoli milanese, dove in passato i taxi erano caratterizzati da questa combinazione di colori.

Concept car Milano Taxi

ESTERNI
“Una porta in meno è qualcosa in più per un taxi”, una decisione di Walter de’ Silva, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen, che ha così influenzato in modo decisivo fin dall’inizio la concezione sia tecnica sia estetica del nuovo progetto. Una cosa è sicura: de’ Silva ha ragione. I passeggeri del taxi sono più al sicuro quando nel traffico cittadino salgono e scendono dalla parte del marciapiede. E pertanto il reparto di ricerca e sviluppo ha dotato il Milano Taxi di una porta rototraslante solo sul lato passeggero: muovendosi verso la parte anteriore del veicolo, la porta, grazie alla cinematica a due assi completamente nuova, permette un’apertura molto ampia anche in altezza. A proposito di dimensioni, il Milano Taxi è alto 1,60 metri, lungo 3,73 metri e largo 1,66 metri.

INTERNI
È del tutto voluto che a bordo di questo taxi non ci sia il sedile del passeggero anteriore. Al suo posto c’è una zona carico per i bagagli. Attraverso il quadro di comando adattato appositamente a questa zona si è potuto guadagnare ulteriormente spazio. Dato che le valigie non devono più essere collocate con fatica nel bagagliaio, i passeggeri possono occuparsene autonomamente con facilità e fissarle con l’aiuto di un apposito dispositivo ad archetto premendo un semplice tasto. Il vero vano portabagagli dietro il sedile posteriore viene invece usato solo per piccoli utensili mettendo così a disposizione dei passeggeri la maggior quantità di spazio possibile. E infatti la disponibilità è molto abbondante: per le gambe di chi siede dietro il sedile del conducente, è a livello di una grande berlina di lusso (120 mm). Chi prende posto sul sedile posteriore destro può addirittura stendere le gambe completamente grazie all’assenza del sedile del passeggero anteriore. Con 994 mm di spazio sopra la testa, in altezza non ci sono davvero problemi.

TAXI INTERFACE
Milano Taxi dispone di un nuovo sistema Taxi-Interface in cui vengono concentrati gli indicatori essenziali ed elementi di comando su uno schermo touch screen da 8 pollici posizionato nella consolle centrale. Questo schermo si può usare in modo intuitivo e comprende le seguenti funzioni: tassametro, apriporta per la zona passeggeri, computer di bordo, sistema di navigazione (immissione della destinazione con tastiera ad effetto tattile, scrittura calligrafica o comando vocale), visualizzazione del flusso di energia e dell’efficienza del motore elettrico, controllo del climatizzatore, (per la zona anteriore e posteriore), radiotaxi, telefono, orologio come pure dati on-line sul calendario delle manifestazioni regionali e temperatura esterna. Il conducente sceglie velocissimamente la schermata del menu delle funzioni base spostando verso l’alto o verso il basso la rappresentazione delle applicazioni attraverso il touch screen.

MOTORE
Il Milano Taxi ha un motore elettrico che ha un picco di potenza di 85 kW (potenza costante 50 kW) e permette una velocità massima di 120 km/h. Il motore viene alimentato da una batteria agli ioni di litio integrato nel sottoscocca. Grazie alla capacità di 45 kilowattora (kWh) e al peso relativamente contenuto del veicolo (1.500 kg) nonostante la batteria, si possono raggiungere, a seconda della modalità di guida, distanze fino a 300 km (secondo NEDC). A seconda del dispositivo di ricarica presente e dello stato di carica, la batteria può essere ricaricata in un’ora circa fino a raggiungere l’80% della sua capacità complessiva.

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