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Abbiamo testato la Mercedes Classe E BlueTEC Hybrid all’Autodromo di Modena

Modena – La tecnologia ibrida diventa sempre più un fattore preponderante nel settore dell’automobile e Mercedes ha deciso di adeguarsi al trend ecologico, evitando però di compromettere le prestazioni delle proprie vetture.

Abbiamo testato la Mercedes Classe E BlueTEC Hybrid all'Autodromo di Modena. Ecco come va. BlogMotori.com 0

Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’opportunità di testare la nuova Mercedes Classe E BlueTEC Hybrid all’Autodromo di Modena, tracciato divenuto parte fondamentale del “progetto green” indetto dal Ministero dell’Ambiente e appoggiato anche da altre realtà automobilistiche come Lamborghini. Sul circuito modenese, utilizzato spesso per eventi automobilistici e non a basso impatto ambientale, abbiamo potuto così testare le reali qualità della “Premium” tedesca.

La Mercedes E Hybrid è proposta in due versioni: berlina e station wagon. Le linee dell’ibrida ricalcano in modo speculare le forme della Classe E convenzionale, ma le differenze sono tutte sotto la filante carrozzeria.

Motore, prestazioni e consumi
La Classe E Hybrid è dotata di un propulsore diesel da 2.143 cc, 204 cavalli di potenza (150 KW) e 500 Newton metri di coppia abbinato a un motore elettrico, posizionato sempre nella parte anteriore della vettura, da 20 KW e 150 Nm di coppia, alimentato da batterie agli ioni di litio di ultima generazione.
La velocità massima raggiungibile dalla berlina si aggira attorno ai 242 Km/h, mentre la station wagon, stando ai dati ufficiali forniti dalla casa, risulta più lenta di dieci Km/h. La tre volumi vanta, inoltre, una progressione migliore da 0 a 100 Km/h rispetto alla wagon: 7,5 secondi contro i comunque ottimi 7,8.

I consumi si assestano su una media, nel ciclo combinato, di 4.1 litri/100 Km, con la possibilità – stando ai dati forniti dalla casa – di percorrere 24 Km/l. Il dato è rivedibile, ma una guida accorta può far siglare un risparmio di carburante notevole. Le emissioni di CO2 veleggiano attorno ai 107 – 110 g/Km. I dati forniti da Mercedes sono di tutto rispetto, anche quelli della station wagon, in genere più pesante e meno incline ai bassi consumi rispetto alla berlina.
Rispetto alla Classe E 350 BlueTEC, la Hybrid promette consumi inferiori del 26% e un risparmio di 400 litri di carburante su una percorrenza di 30.000 chilometri annui.

Cambio e trasmissione rivisti, ingombri ottimizzati
Mercedes Classe E BlueTEC Hybrid non è solo innovazione nel motore, ma è anche ricerca negli apparati direttamente dipendenti come la trasmissione e il cambio. Quest’ultimo è un’altra novità della Hybrid: il 7G – Tronic Plus è un cambio automatico in grado di gestire al meglio i passaggi di marcia, influendo sulle ridotte emissioni del propulsore, ma senza compromettere le ottime prestazioni del diesel. Ogni componente della trasmissione è stato reso più efficiente per poter alloggiare il gruppo elettrico e ibrido accanto al propulsore a combustione. Gli ingegneri tedeschi hanno, infatti, deciso di eliminare il classico convertitore di coppia per sostituirlo con un sistema compatto a frizione, così da ottimizzare gli ingombri dell’avantreno. Il collocamento del gruppo ibrido ha comportato un aumento di peso ragionevole: solo 100 chilogrammi in più rispetto al gruppo motore tradizionale e un aumento di ingombri pari a 65 millimetri.

Ulteriori funzioni della propulsione ibrida
La Classe E possiede altre caratteristiche che coinvolgono in modo diretto il sistema ibrido, collocato a lato del propulsore diesel. La “Premium” di casa Mercedes può infatti contare su una modalità chiamata “boost”, che permette al conducente di usufruire di un surplus di cavalli in fase di sorpasso, derivanti dall’intercessione del motore elettrico. Il sistema appare sensato, soprattutto perché permette di compiere manovre più veloci, con meno possibilità di eventuali collisioni con altri veicoli. Oltre al Boost, anche la modalità “Sailing” risulta funzionale nell’economia del viaggio. Tramite questa opzione, il conducente può, infatti, staccare il piede dall’acceleratore per risparmiare carburante, mentre entra in scena il motore elettrico, che sostiene la velocità raggiunta pochi secondi prima. Questa modalità è assai utile per ridurre consumo di carburante ed emissioni di CO2 nell’ambiente. C’è di più: la Classe E Hybrid permette di ricaricare le batterie agli ioni di litio durante la fase di frenata.

Come va
Noi abbiamo testato la versione station wagon sul tracciato modenese, sia quella supportata solo dal motore diesel che con il gruppo motore ibrido in azione.

Il diesel è brillante già a basso regime e risulta rapido e scattante in ogni situazione. Godibile l’allungo in rettilineo e divertente in uscita da ogni tipo di curva vi si presenti davanti. L’abitacolo è insonorizzato a dovere e il diesel non ruggisce, se non a regimi elevati.

Per quanto riguarda la modalità ibrida, la vettura scatta da ferma con più parsimonia, perché lanciata dal motore elettrico. Inutile pestare a fondo sul pedale dell’accelerazione, perché la modalità in questione non permette risposte comparabili al solo uso del motore a combustione. In fase di allungo è, però, godibile con il cambio sette marce che interviene al momento giusto per salvaguardare carburante e scongiurare dati di emissioni allarmanti. Se si guida in modalità ibrida conviene adottare una guida accorta, ma non per questo rinunciataria al divertimento. La modalità “Sailing” è assai efficace, soprattutto in rettilinei che separano due tratti misti o poco prima di una scalata (automatica) antecedente una curva medio-lenta.

Lo sterzo risulta molto preciso e della durezza giusta per disegnare traiettorie in qualsiasi tipo di strada; i sedili avvolgono bene conducente e passeggeri, dando una gradevole sensazione di sicurezza. Quasi assenti i fruscii dovuti all’aerodinamica, anche a velocità sostenute: sui due rettilinei del circuito emiliano la Classe E Hybrid ci ha permesso di posare la nostra attenzione solo sulla guida, evitando distrazioni e rumori esterni, compresi quelli derivanti dallo scorrimento degli pneumatici sull’asfalto. Unico neo, per quanto ci riguarda, è rappresentato dall’accesso ai sedili anteriori dell’abitacolo. Considerando il target di possibili acquirenti della vettura provata da noi (dai trent’anni in su) lo sforzo di chi deve sedersi o uscire dalla vettura può essere maggiore di quanto desiderato, nonostante il comfort interno sia di primo livello.

In generale, però, possiamo affermare che la versione ibrida della nuova Mercedes Classe E risulta un autentico passo avanti tecnologico ed etico, con un occhio di riguardo a chi guida, ma anche a chi potrà solo ammirarla dall’esterno. La Classe E ibrida è in vendita a partire da 53.519 euro ed è disponibile nelle versioni Executive, Sport e Premium.

di Giacomo Rauli

Photo credit: Luca Bergonzini www.sportandevents.it

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