Nel 2035 in Europa non si potranno vendere più auto benzina e diesel e si stima che da qui al 2030 la produzione di auto elettriche aumenterà di 7 volte, passando dagli attuali 4 milioni ai 32 milioni di vetture.
Crescerà di conseguenza anche la richiesta di batterie al litio, ma quale sarà il prezzo da pagare per quella che tutti definiamo transizione energetica? A rispondere a questa domanda l’inchiesta di “PresaDiretta”, andata in onda lo scorso lunedì 20 settembre alle 21.20 su Rai3 e disponibile ora in streaming su Rai Play cliccando qui.
Come facciamo allora a rendere sostenibile la transizione energetica?
La puntata “La rivoluzione elettrica” entra nel mondo delle tante materie prime indispensabili per realizzare la rivoluzione green, prima tra tutte il litio: per produrre 1 tonnellata di litio, sufficiente per circa 100 automobili, servono 2 milioni di litri di acqua
In totale sono 30 i minerali utilizzati per produrre batterie e componenti di auto elettriche, ma anche cellulari, accumulatori di pale eoliche e di pannelli solari, colonnine di ricarica, fibra ottica. Sono le cosiddette “materie prime critiche”, nascoste nella terra e nell’acqua, la cui estrazione e lavorazione sono difficili, costose e inquinanti.
Alcune evidenze dell’inchiesta:
- Il 70 per cento del cobalto presente nelle batterie al litio delle auto elettriche si estrae soprattutto nel Sud della Repubblica Democratica del Congo. Secondo un rapporto del 2017 di Amnesty International il 20 per cento viene estratto a mano senza guanti e mascherine per il volto e secondo l’Unicef a lavorare nelle miniere ci sono circa 40mila bambini.
- Circa il 78% del litio importato in Europa proviene dal sottosuolo dei deserti cileni, uno dei luoghi più aridi al mondo.
Joseph Wilde della Ong Somo intervistato dichiara: “Il maggior inquinamento si ha nella fase di estrazione delle materie prime. Per l’estrazione delle ‘Terre rare’ in Cina, ad esempio, si usano molti prodotti chimici e questo crea un grande impatto ambientale”. “Un veicolo elettrico – precisa – può e deve essere meno inquinante di un veicolo diesel e ora che siamo all’inizio di questa rivoluzione energetica dobbiamo stare attenti a non replicare gli errori del passato.”
“PresaDiretta” è entrata nelle fabbriche, in Italia (qui la disamina di Francesco Naso, Segretario generale di MOTUS-E sulla puntata di Presa Diretta) e in Germania, per vedere da vicino il lavoro delle grandi case automobilistiche che stanno rinnovando la produzione e che puntano sull’elettrico con miliardi di euro di investimenti. Con quali garanzie sulla sostenibilità dei processi di estrazione e lavorazione delle materie prime che arrivano così da lontano?
Dall’Estremadura, in Spagna, le testimonianze, ma anche le paure della popolazione locale, legate all’apertura delle nuove miniere di litio e di cobalto. E la caccia ai minerali rari in Italia? “PresaDiretta” è andata a vedere che fine faranno i progetti di miniere di titanio nel Parco del Beigua, la più grande area protetta della Liguria. E ancora. Gli esempi virtuosi di economia circolare con le nuove tecnologie applicate al recupero dei materiali rari come ad Amsterdam, una delle città più sostenibili d’Europa. Qui nello stadio cittadino è stato creato un gigantesco sistema di produzione di energia con batterie di seconda mano. E poi un viaggio tra le eccellenze dei laboratori italiani che studiano tecnologie per dare una vita più lunga alle batterie, per recuperare i minerali rari e preziosi nelle “miniere” urbane di rifiuti.
Infatti, la soluzione potrebbe risiedere nella ricerca e nella sperimentazione tecnologica che permette di recuperare i materiali critici rari dalle batterie al litio.